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Islanda in 10 giorni: tour completo

Ogni viaggio è un’occasione per mettersi in gioco, per imparare e per crescere, trasformando il mondo che vediamo e anche quello che portiamo dentro. Gianluca Gotto

 

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Islanda in 10 giorni: tour completo

Finalmente il nostro sogno si è avverato: visitare l’Islanda in 10 giorni on the road, il viaggio più emozionante della nostra vita alla guida di un Suzuki Jimny.

Abbiamo percorso la Ring Road costeggiando fiordi e strada sterrate, a volte imbattendoci nell’entroterra, sorpassando passi e trovando varie situazioni climatiche.

 

Km dopo km vedi il paesaggio cambiare pian piano trasportandoti dalle verdi montagne alla costa, da spiagge nere a ghiacciai, vulcani, geysir, laghi e cascate di ogni dimensione, 2500 km di pura magia.

GIORNO 1: 333KM

Partendo da Reykjavík, dove abbiamo trascorso la prima notte, siamo partite per il Circolo d’Oro conosciuto per 3 principali attrazioni: Parco nazionale di Thingvellir, dove puoi camminare attraverso due placche tettoniche.

Geysir Hot Spring Area, dove abbiamo trovato sorgenti termali bollenti ad ogni angolo e l’onnipotente Strokkur Geysir, che erutta ogni pochi minuti e di oltre 20 metri ogni volta.

Cascata di Gullfoss uno delle cascate più famose da cui prende il nome il Circolo d’Oro (Gullfoss = cascate d’oro).

La giornata prosegue verso Skogafoss, immersa nel paesaggio verde del sud dell’Islanda, non lontano dalla cascata di Seljalandsfoss (a nostro avviso la più bella di tutte in assoluto, vista al tramonto è davvero qualcosa di magico) e infine, prima di dirigersi verso l’alloggio, un tappa raggiungibile a piedi circa 10 minuti da quest’ultima, ovvero la cascata nel canyon Gljufrafoss.

Alloggio: un bellissimo cottage isolato Seljalandsfoss Horizons.

GIORNO 2: 373KM

Sveglia all’alba motori accesi e si riparte per una nuova giornata.

Prima tappa Crashed DC 3 Plane: una camminata di circa 45 minuti per raggiungere il relitto; 63°27’32.8”N, 19°21’53.2″W  queste sono le coordinate da aggiungere al navigatore per non sbagliare parcheggio.

Il 24 novembre del 1973 un Douglas Super DC-3 della US Navy fu costretto ad un atterraggio di emergenza sulla sperduta spiaggia di Sólheimasandur nell’Islanda sud occidentale. Tutto l’equipaggio sopravvisse all’impatto e riuscì a mettersi in salvo, ma l’aereo venne abbandonato sul posto. Inutile dire quanto questo posto sia suggestivo.

Dyrholaey: penisola di origine vulcanica, al suo interno è presente un gigantesco arco di lava nera sul mare. Il panorama è maestoso, con il ghiacciaio Mýrdalsjökull a nord e le colonne di lava nera del Reynisdrangar che scendono fino in mare, mentre ad ovest la costa si estende in direzione di Selfoss. La zona è nota tra gli appassionati di birdwatching per l’importante popolazione di pulcinella di mare che nidificano proprio sulle scogliere di Dyrhólaey durante la breve estate nordica.

Reynisfjara: la suggestiva spiaggia di ciottoli scuri dominata da faraglioni svettanti e da una imponente scogliera di colonne di basalto.

Glacier Lagoon: la schiera di iceberg che fluttuano nella laguna di Jökulsárlón ci ha lasciato a bocca aperta e l’intensità delle sfumature di azzurro riflesse grazie alla luce del sole ci ha abbagliato.

Gli iceberg di staccano dalla parete del ghiacciaio e possono impiegare anche 5 anni per raggiungere la fine della laguna ed entrare nell’Oceano Atlantico.

Con l’escursione “Zodiac Tour” dell’agenzia Glacier Lagoon abbiamo avuto la possibilità di avvicinarci alla parete del ghiacciaio e vedere la sua imponenza.

Alloggio: Viking Cafe, una camera molto semplice all’interno della riserva Stokksnes.

GIORNO 3: 300KM

Ci siamo svegliate al Viking Cafe, all’interno del Viking Village, un set cinematografico allestito per un film, il quale per via di problemi finanziari non è mai stato girato. Offre ai visitatori la possibilità di girovagare per la splendida location e immedesimarsi nel tempo.

Nella stessa riserva si trova Stokksnes, uno spettacolo della natura, siamo state molto fortunate vederla all’alba e senza un filo di nebbia.

Il monte Vestrahorn sulla penisola di Stokksnes, nel sud-est dell’Islanda, è una delle montagne più mozzafiato del paese. Con cime che raggiungono i 454 metri, ripide scogliere che si ergono ai lati di una splendida laguna e spiagge di sabbia nera tutt’intorno, è un piacere speciale per ogni amante della natura.

Siamo partite da Höfn costeggiando i fiordi in un clima caldo e siamo arrivate al piccolo villaggio addentrandoci in strade sterrate passando dall’autunno all’inverno; qui si trova la famosa chiesetta di Seydisfjordur e la sua Rainbow Street.

Alloggio: abbiamo dormito al Blàbjörg Resort, il punto forte sono sicuramente le vasche di acqua calda con vista sull’oceano.

 

GIORNO 4: 245KM

Studlagil Canyon: arrivate alla fattoria Klaustursel, lasciate l’auto e camminate per circa 45 minuti- 1 ora a piedi dal parcheggio per raggiungere questo maestoso canyon; una delle più belle e imponenti formazioni di colonne di basalto in Islanda.
Lo Studlagil Canyon era quasi sconosciuto fino a poco tempo fa. Questo perché in precedenza il canyon era completamente immerso sotto il fiume Jökla; quando alcuni anni fa il livello del fiume è sceso, il canyon è apparso in tutta la sua magnificenza.




Hverir: proseguendo il nostro viaggio, questa volta nel nord dell’Islanda, incontriamo l’area vulcanica di Krafla, una caldera di circa 10 km; qui sembra di essere sbarcate su Marte pozze di fango che ribollono, formazioni laviche, fumarole, crateri e un forte odore solfureo.

Grjotagja Cave: è una piccola grotta lavica nei pressi del lago Myvatn interessata da alcune fonti termali. A Grjótagjá è stata girata parte del quinto episodio della terza stagione della serie televisiva “Il Trono di Spade” ad oggi è vietata la balneazione per via delle sue acque tossiche.

Alloggio: per questa notte abbiamo scelto di dormire a Vogafjòs Farm House, in questa fattoria potrete fare colazione direttamente affacciati sulle mucche.



GIORNO 5: 305KM

Dettifoss: è una delle cascate più belle e famose di tutta l’Islanda, è alta solo 44 metri, ma ha una portata d’acqua molto imponente. Si può ammirare da entrambi i lati del canyon, con effetti diversi. Le sue acque sono sempre di un color grigio roccia a causa della grande quantità di fango e detriti trasportati.

Husavik: qui abbiamo fatto whale watching, una delle esperienze più belle della nostra vita. Nonostante il mare mosso per via del forte vento siamo riusciste ad avvistare le balene; noi ci siamo affidate a North Sailing per la concezione che hanno di rispetto nei confronti degli animali.

Alloggio: il primo albergo del nostro tour è stato il Siglo Hotel, la sua posizione sul fiordo e la hot tube sul porto sono le sue caratteristiche principali.



GIORNO 6: 108KM

Oggi la giornata è un pò più lenta, abbiamo pochi km da fare quindi ci siamo godute la colazione con calma.

Siglufjordur: è una piccola città di pescatori in uno stretto fiordo con lo stesso nome sulla costa settentrionale dell’Islanda; famoso per Il suo porto e per le aringhe il paese nel suo periodo di massima attività ospitava ben 10.000 lavoratori che si dedicavano a questa attività.

Grafarkirkia: una vera chiesa di torba nel villaggio settentrionale dell’Islanda di Hofsós. Le prime documentazioni la fanno risalire al 1240, ma la chiesa che sorge oggi fu edificata nel XVII secolo. La chiesa venne sconsacrata e utilizzata come ricovero attrezzi per l’agricoltura. La particolarità di questa chiesetta è sicuramente il cerchio di erba che la contorna, visibile solo dall’alto.



HVarmahlid: un piccolo villaggio, vivono circa 140 abitanti; qui ci siamo affidate a Hestasport Riding, caschetto, tuta antipioggia e abbiamo fatto una passeggiata di circa un’ora su bellissimi esemplari di cavalli islandesi.

Alloggio: abbiamo dormito in un cottage di Hestasport, purtroppo l’alloggio non è stato all’altezza delle nostre aspettative quindi non ci sentiamo di consigliarvelo.



GIORNO 7: 416KM

Stykkisholmur: la sua vicinanza al fiordo Breiðafjörður, il pittoresco porto e le spettacolari casette colorate riescono a far innamorare chiunque decida di visitare la meravigliosa penisola.

Kirkjufell:  la serie televisiva “Game of Thrones” l’ha reso uno dei luoghi più visitati non solo dai fan della famosa serie fantasy, ma soprattutto dai fotografi che la scelgono come una tra le location iconiche da inserire nel loro programma di viaggio. Deve il suo nome alla sua forma che ricorda quella di un campanile di una chiesa e la sua bellezza è data anche dalla natura circostante tra il verde dei prati e la cascata che si getta in un laghetto.



Ytri-tunga: spiaggia popolare grazie all’avvistamento di foche, infatti la località rappresenta uno dei luoghi migliori in cui avvistare questi simpatici mammiferi. Nel rispetto delle norme va tenuta una distanza di 50 metri dagli animali.

Djupalonssandur: sabbia nera e formazioni rocciose sorprendono chiunque si appresti a visitare questa spiaggia. Paesaggio vulcanico caratterizzato da rocce ricoperte di muschio e le rocce multiformi della spiaggia creano uno scenario davvero particolare. Passeggiando sulla spiaggia nera è possibile ammirare resti dell’Epine GY 7, un peschereccio naufragato nelle acque di Djúpalónssandur la notte del 13 marzo 1948.

Alloggio: nella penisola di Arnastapi abbiamo scelto l’Arnastapi Center e i suoi carinissimi cottage.




GIORNO 8: 287KM

Gatklettur: vicino al piccolo villaggio di pescatori di Arnarstapi si trova l’arco in pietra naturale Gatklettur in basalto; posto amato da fotografi dilettanti e professionisti.

Budir Black Church: è sicuramente la chiesa più fotografata d’Islanda ed è situata sul lato sud della penisola di Snæfellsnes. Fondata nel 1703 ed edificata nel 1848 la chiesa viene utilizzata ancora oggi per eventi religiosi e musicali.

Freidheimar Tomatoes: tappa assolutamente da non perdere. Un’esperienza  gastronomica unica nel loro ristorante con passata di pomodoro e pane appena sfornato, ma anche altre golosità, in un ambiente suggestivo tra innumerevoli quantità di piante. Il Bloody Mary è fantastico.

Alloggio: non potevamo farci mancare un glamping e abbiamo scelto una bellissima tenda Yurta di Natura Yurtel.



GIORNO 9: 120KM

Rekjavik: capitale commerciale e finanziaria del paese, nonché la sua città più grande. Ospita il Museo nazionale e il Saga Museum, che ripercorrono il passato vichingo dell’Islanda. La chiesa Hallgrimskirkja, in cemento, e il Perlan, un edificio con una cupola rotante in vetro, offrono ampie vedute del mare e delle colline vicine.

Qui tappa culinaria d’obbligo il famoso hot dog di Baejarins Beztu e un salto al Grandi Matholl mercato coperto con cibo da street-food.




Sky Lagoon: ultimo giorno dedicato al relax nelle acque geotermali di questa fantastica spa con piscina a sfioro sull’Oceano. Abbiamo scelto questa e non la Blue Lagoon per provare una tappa diversa dal solito tour e siamo rimaste molto soddisfatte, ma sicuramente anche la Blue Lagoon meriterebbe una visita.

Alloggio: ultima notte del nostro tour passata all’Hotel Eyja, comodo vicino al centro e con parcheggio.


GIORNO 10: SI TORNA A CASA!

Ultima mezza giornata dedicata agli acquisti e alla caccia dei souvenir da portare a casa. Ancora due passi tra le vie del centro e nel pomeriggio direzione aeroporto per tornare in Italia.

Torniamo a casa con gli occhi e il cuore pieno di meraviglia, un viaggio indimenticabile!

Se hai dubbi o altre domande ti aspettiamo su Instagram.


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Siamo Fede e Gio: due viaggiatrici che, otto anni fa, hanno deciso di trasformare il sogno in realtà. Fisioterapiste nella vita di tutti i giorni, uniamo la passione per l’esplorazione a quella per le immagini, raccontando le nostre avventure in foto e video.

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